Ricostruzione dell’evoluzione ambientale e dell’uso del territorio nelle Alpi Lombarde e Centrali
Vengono caratterizzati campioni di polline e altre specie vegetali conservate nel ghiaccio, anche attraverso tecniche palinologiche e del DNA-ambientale, e del record dei black carbons contenuti nel ghiaccio delle profondità definite e riferite a ciascuno dei 4 periodi storici identificati.
Si ricostruisce l’evoluzione degli incendi e della variazione della vegetazione.
Cosa cerchiamo nella carota di ghiaccio ADA270?
Il lavoro svolto dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha lo scopo di ricostruire le condizioni climatiche ed ambientali della parte centrale delle Alpi oltre che a permettere lo sviluppo di tecniche ad hoc di campionamento e di misure.
Il piano di taglio della carota tiene presente le necessità dei vari gruppi di ricerca che effettuano le misure sulla carota, permettendo però la conservazione di una parte di ghiaccio per misure future.
Vengono campionate sezioni di ghiaccio destinate alle misure degli isotopi stabili, necessarie per la ricostruzione dell’origine delle masse d’aria che provocano le precipitazioni nevose sull’Adamello. In parallelo vengono effettuati campionamenti per le misure delle polveri fini atmosferiche, dei pollini e dei macroresti vegetali e per le misure dei black carbons di origine antropica.
Sono previste anche datazioni di differente tipo (es. radiocarbonio, Argon) necessarie per meglio capire la sequenza temporale degli eventi.
Presso l’Eurocold Lab dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca è presente uno scanner iperspettrale, con frequenza dal visibile all’infrarosso vicino, per la misura delle proprietà ottiche del ghiaccio fondamentali per pilotare i successivi campionamenti delle carote di ghiaccio.
Un sistema in flusso permette di analizzare le polveri fini minerali, sia come dimensioni e concentrazione, ma anche come proprietà radiative, in quanto, in atmosfera, sono antagoniste dell’effetto serra (raffreddano invece che riscaldare).
Queste misure vengono anch’esse effettuate con strumenti di nuova concezione che permettono campionamenti fino a qualche mm di risoluzione.
Le attività di misura sulla carota ADA270 sono fondamentali per comprendere l’evoluzione del Ghiacciaio dell’Adamello negli ultimi secoli, ricostruire le condizioni climatiche ed ambientali che si sono succedute fino ad ora, e fornire dati per gli scenari futuri sia sul ghiacciaio stesso che nelle Alpi centrali.
I campionamenti sono effettuati presso l’EuroCold Lab dell’UNIMIB, e le misure presso l’UNIMIB, l’Accademia delle Scienze dell’Austria, la Fondazione Mach, L’Istituto Paul Scherrer svizzero e l’IGAG del CNR.
From: V. Maggi et al. Università degli Studi di Milano Bicocca
I periodi storici analizzati attraverso la carota di ghiaccio
L’attività di ricostruzione degli eventi climatici ed ambientali si concentra su 4 periodi specifici:
- Periodo industriale che rappresenta la parte superiore della carota e che permette di comprendere l’impatto dell’uomo sul settore centrale delle Alpi, oltre che a definire chiaramente l’impatto del riscaldamento climatico sull’ablazione della superficie.
- La Prima Guerra Mondiale, combattuta in modo molto cruento sull’Adamello, rappresenta sicuramente un periodo di particolare importanza sia come valutazione dell’impatto delle situazioni belliche in aree montane, ma anche come marker che è possibile trovare in altri ghiacciai dell’arco alpino, potenzialmente perforabili.
- La parte della Piccola Età Glaciale, pre-industriale, che rappresenta un punto di controllo sul successivo periodo industriale.
- La parte basale della carota, indicativamente gli ultimi 30 m di carota che consentono di comprendere l’evoluzione climatico-ambientale di quel periodo (stimato essere intorno a 1000 anni dal presente) oltre che verificare il rapporto del ghiaccio a questa profondità con la base del ghiacciaio (stimata essere a 10 m dal fondo foro).
