Con i suoi 270 metri di ghiaccio rappresenta il più importante e potente archivio della storia ambientale ed umana delle Alpi Italiane ed in particolare della Lombardia: il Ghiacciaio del Mandrone, sul massiccio dell’Adamello, ha molto da raccontare in termini di ambiente e clima, e per la prima volta questo speciale “libro della Natura” potrà essere aperto grazie al progetto ADA 270.

Mai prima d’ora, infatti, nell’intero Arco Alpino sono stati perforati 270 metri di ghiaccio, che è precisamente l’obiettivo collegata con la sede di Regione Lombardia e della Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Nella conferenza stampa è stato dato l’annuncio ufficiale: il 6 aprile prenderà il via l’allestimento del Campo Base e i lavori di preparazione alla perforazione, che durerà circa tre settimane.

Grazie a una serie di strumenti di perforazione e conservazione del ghiaccio (realizzati in collaborazione con un istituto specializzato svizzero), il progetto prevede l’estrazione di una “carota” di ghiaccio di 270 metri, che sarà poi destinata ad analisi e misurazioni da parte del team scientifico per andare a ricostruire gli ultimi 200-300 anni della storia climatica e ambientale dell’area alpina. Lo studio permetterà di rivelare per la prima volta il profilo di temperature verticale del ghiaccio e gli allungamenti e le deformazioni che si presenteranno sulla verticale del foro di perforazione.